Obiettivo
Da molti anni ormai sono disponibili linee guida internazionali
1 e nazionali
2, basate
sull’evidenza scientifica, che forniscono raccomandazioni per il trattamento del
tabagismo, anche specificamente indirizzate al paziente fumatore affetto da patologie
respiratorie
3,4.
Tuttavia, nonostante sia noto che la pratica clinica pneumologica offra numerose
occasioni per svolgere un intervento clinico per favorire la cessazione del fumo (ad
esempio, la spirometria
5-7, la TC del torace
8,9, la broncoscopia
10, l’ospedalizzazione
11),
i sanitari (medici, infermieri, terapisti della riabilitazione) si scontrano con la difficoltà di
attuarlo concretamente, ed anche l’intervento considerato "minimo" dalle linee guida
1-3
spesso può presentarsi impegnativo, in considerazione delle risorse di tempo, spazi
e strumenti disponibili e delle specifiche condizioni caratterizzanti i singoli pazienti.
La stessa complessità del paziente tabagista con disturbi respiratori, in termini di gravità
di dipendenza da nicotina, caratteristiche di abitudine al fumo e frequente concomitanza
di sintomi o disturbi di tipo psichiatrico
3,12-14, può rappresentare un’ulteriore difficoltà, e
contribuisce a ingenerare l’idea, sbagliata, che svolgere un intervento per promuovere
la cessazione del fumo sia di esclusiva competenza di "esperti addetti ai lavori". Ne
consegue che i sanitari sono scoraggiati dall’attuare anche quelle raccomandazioni
di base che tuttavia sono state dimostrate essere efficaci nel promuovere tentativi di
cessazione del fumo e nel ridurre la prevalenza di fumo in diversi contesti sanitari, di
qualunque specialità e nella Medicina Generale.
La presente iniziativa ha l'obiettivo di definire un percorso d’intervento per favorire la cessazione
del fumo nel paziente tabagista, da attuare nella pratica clinica attraverso
l’uso di semplici strumenti operativi.